Archibald Campbell, IX conte di Argyll | |
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Ritratto del conte di Argyll conservato oggi presso l'Argyll's Lodging | |
Conte di Argyll | |
In carica | 1663 – 1685 |
Predecessore | Archibald Campbell, VIII conte di Argyll |
Successore | Archibald Campbell, X conte di Argyll |
Nascita | Dalkeith, 26 febbraio 1629 |
Morte | Edimburgo, 30 giugno 1685 (56 anni) |
Dinastia | clan Campbell |
Padre | Archibald Campbell, I marchese di Argyll |
Madre | Margaret Douglas |
Consorte | Mary Stewart Anna Seaforth |
Religione | Anglicanesimo |
Archibald Campbell, nono conte di Argyll (Dalkeith, 26 febbraio 1629 – Edimburgo, 30 giugno 1685), è stato un politico e militare scozzese.
Appartenente al nobile clan scozzese Campbell, Archibal Campbell è noto principalmente per essere stato accusato come uno dei maggiori artefici del fallito Rye House Plot, attentato alla vita del re d'Inghilterra Carlo II Stuart e di suo fratello ed erede Giacomo, duca di York. Sventata la congiura, Campbell fu costretto a fuggire nei Paesi Bassi. Alla morte di Carlo II, quando Giacomo II divenne re, gli esuli inglesi nei Paesi Bassi pensarono di poter facilmente deporre il re e di insediare al suo posto James Crofts] duca di Monmouth, figlio illegittimo di Carlo II. Organizzarono quindi una ribellione armata, nota come ribellione di Monmouth, che si concluse con un totale fallimento. Il conte fu catturato presso il piccolo villaggio scozzese di Inchinnan il 18 giugno 1685. Portato prigioniero presso Edimburgo, venne condannato a morte per tradimento il 30 giugno.